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Come si scrive la pagina Chi Siamo?

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Introduzione

La pagina chi siamo o about page è forse la più difficile da scrivere. Ne ho curate molte in questi anni e ogni volta è stata una sfida perché, fra tutte le pagine di un sito web, è quella in cui traspaiono maggiormente l’identità dell’azienda – o del professionista – e la sua visione. La about page infatti è uno spazio in cui raccontarsi, dove motivare un percorso formativo e professionale, in cui vengono dichiarati i valori e le ragioni per cui un potenziale cliente dovrebbe scegliere proprio quel professionista o quell’azienda.

La pagina chi siamo racconta il Brand

La pagina about us tocca le corde più profonde del nostro essere azienda o essere professionista e di come scegliamo di presentarci online. Perché sia autentica richiede innanzitutto un lavoro di introspezione. Negli anni ho messo a punto un questionario ed un’intervista al cliente che servono proprio per questo, aiutano a fare chiarezza e identificare i valori e le motivazioni che guidano la sua attività. È un passaggio che a mio parere non va trascurato, perché valori e motivazioni profonde sono il fil rouge che tiene insieme il business verso un obiettivo più alto del solo fatturato e dell’offerta.

Scrivere la about page: le domande a cui rispondere e gli errori da evitare

Devi curare la pagina chi siamo della tua azienda e non sai da dove partire? Ecco alcune domande che ti saranno utili per trovare le argomentazioni giuste. Ti consiglio di segnare le risposte su un foglio e tenerle da parte, ti torneranno utili al momento della prima stesura.

1 – Per quale motivo fai quello che fai?

Tutti lavoriamo per vivere, ma chi ha scelto di fare un certo mestiere, chi ha creato un’azienda dal nulla o si è messo in proprio, ha delle motivazioni che vanno oltre la concretezza dello stipendio. Guarda ai valori che guidano il tuo lavoro e che ti fanno sentire le farfalle nello stomaco. Stai facendo qualcosa di utile, qualcosa di importante e di bello? Ad esempio, io scrivo perché ci siano meno barriere fra le persone e perché le parole siano una mano tesa, un aiuto concreto, non un altro ostacolo da superare. E tu? È importante chiarire questo passaggio, perché è il primo tassello per raccontarti a chi ti sceglierà.

2 – Perché un cliente dovrebbe scegliere proprio te?

Anche questa è una domanda scomoda. Per rispondere ti propongo un esercizio: cambia cappello. Mettiti nei panni del tuo cliente e cerca di capire di cosa ha bisogno, perché ne ha bisogno e quali sono le ragioni profonde che motivano l’acquisto del tipo di servizio o di prodotto che offri. Per esempio, un’azienda che fa consulenza, formazione e ha un software per la gestione dei dati personali risponde ad un’esigenza cogente: far sì che i suoi clienti siano a norma con il GDPR e che evitino la sanzione. Ma non è l’unico bisogno che soddisfa, in fondo risponde anche ad una motivazione etica. È un’azienda che aiuta le organizzazioni a tenere al sicuro i dati delle persone, di persone vere: i miei dati, i tuoi, quelli dei nostri figli, i dati di chi non ha gli strumenti per difendersi. Facciamo un altro esempio, un’azienda che realizza software per la sanità non risponde solo al bisogno dei suoi clienti di gestire meglio i processi, ma ha un obiettivo più alto: aiutare le persone a lavorare meglio perché, se lavorano meglio e sono meno stressate, possono prendersi cura dei pazienti con più attenzione e dedizione. Parti dai bisogni dei tuoi clienti – quelli concreti e quelli più profondi – e cerca di capire cosa puoi fare tu per soddisfarli, con i tuoi prodotti e i tuoi servizi.

3 – Qual è la tua storia?

Siamo tutti diversi, i nostri percorsi aziendali e professionali possono anche essere simili in alcuni tratti, ma ogni caso è a sé. La nostra storia ci rende unici, soprattutto se rispecchia i nostri valori. Guardati indietro e ripensa al tuo cammino, perché ti ha condotto dove sei ora? Dove vorresti arrivare? Quali sono stati i momenti importanti e quali motivazioni hanno guidato le tue scelte? Ora che hai tutto lì, nero su bianco, puoi iniziare la prima stesura della pagina chi siamo. I contenuti ci sono, devi solo fare attenzione ad alcuni errori tipici. Ecco quali sono.

1 – Se sei un professionista, non scrivere un curriculum

Mettiti nei panni di chi legge. Una lista di corsi, cariche, master e pubblicazioni non è molto interessante. Di fronte ad una pagina chi siamo formato elenco è molto probabile che il lettore dia una scorsa superficiale e poi passi ad altro, è meglio scegliere le esperienze più importanti e raccontare perché ti hanno portato dove sei. Significa rinunciare al curriculum? No, il curriculum resta importante e puoi dare la possibilità al lettore di leggerlo, senza che sia preponderante nella tua about page. Per esempio, puoi inserire un link al tuo profilo LinkedIn, far scaricare il tuo CV in formato pdf o optare per un’infografica che riassume il tuo percorso e le tue competenze in modo graficamente accattivante.

2 – Se sei un’azienda, cerca di non scrivere una pagina calata dall’alto

L’azienda che parla di sé come leader di settore, che sostiene che i suoi prodotti sono efficienti, sempre aggiornati, innovativi e di essere attenta alle esigenze dei clienti, non solo è anonima – sul web ci sono ancora moltissime pagine scritte in questo modo – ma sembra dire: guarda come siamo bravi! È autoreferenziale e anche un po’ boriosa. I motivi per sceglierla? Sono calati dall’alto, è l’azienda che elenca i suoi pregi, senza chiedersi cosa serve veramente ai suoi clienti. Il mio consiglio è: ribalta la prospettiva. Scrivi la pagina chi siamo dal punto di vista dei tuoi clienti. I tuoi prodotti sono innovativi? Racconta come nascono e perché hai scelto di produrli seguendo un certo processo. Fai attenzione alle esigenze dei tuoi clienti? Spiega quali sono e come le soddisfi.

3 – Non perdere l’opportunità di posizionarti, ottimizza la pagina chi siamo per i motori di ricerca

Se il tuo è un sito professionale, orientato alla vendita, anche la pagina chi siamo deve tenere conto di questo obiettivo e quindi dovresti ottimizzarla per i motori di ricerca, ma per quale keyword? Di solito si sceglie il nome dell’azienda o del professionista, così chi ti conosce già potrà cercarti su Google e atterrare direttamente sulla tua about page.
Un consiglio: non limitarti a vedere le pagine come meri contenitori di keyword. La pagina “Chi siamo”, così come tante altre, non nasce espressamente per posizionarsi, ma per essere un elemento in grado di trasmettere fiducia e rassicurazione per il cliente, e per dimostrargli di essere certo di potersi fidare del tuo operato. Questo non è valido solo per la SEO, ma è la base dell’esperienza utente sul tuo sito, e avrà effetto su qualunque altro tipo di promozione: DEM; Facebook o le campagne su Google Ads.

Quando il team è importante: dai visibilità alle singole persone

Infine ecco un ultimo consiglio: parla di chi lavora con te. Non è una regola generale e dipende anche da quanto il tuo team è disposto ad esporsi. Valutatelo insieme, tenendo presente che sono le persone a fare l’azienda ed è giusto presentare anche loro. Clickable, per esempio, ha deciso di parlare di sé chiedendo direttamente ai consulenti che lavorano in agenzia di presentarsi. Anche questo è un modo bello e coinvolgente di raccontarsi: partire dalle persone.

Alcuni esempi utili

Hai ancora qualche dubbio? Ecco alcune pagine chi siamo ben scritte ed efficaci da usare come modello per il tuo sito. Registrareunmarchio.it Immediata e persuasiva, la pagina degli avvocati dello Studio Safety Brand dichiara con forza la missione e i valori dei professionisti nella registrazione marchi che lo hanno creato e fatto crescere. Marco Petrucci Lighting Design La pagina chi siamo di un designer va oltre il semplice curriculum. È una storia di collaborazioni, progetti ed esperienze, come quella di Marco Petrucci Lighting Designer. Tecnocem Essenziale e concreta, la pagina chi siamo di un’azienda edile come Tecnocem, punta sul servizio, l’esperienza, le lavorazioni e le certificazioni che ne assicurano la serietà e l’affidabilità.

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