Abbiamo adottato un agrumeto virtuale: il Frutteto Clickable. È un frutteto biologico e cresce immerso nella macchia mediterranea della Piana di Sibari, in Calabria, vicino a Rossano e al Mar Ionio. Grazie al portale Biorfarm, che mette in contatto aziende e produttori locali per favorire l’agricoltura sostenibile, nel 2019 abbiamo adottato 49 alberi di clementina calabrese, uno per ogni cliente di Clickable. Se ne prende cura l’Azienda Agricola Biologica Paolo De Falco. A fine anno, speriamo in un raccolto ricco di frutti buoni e salutari. Sarà il nostro regalo per i clienti, i partner e gli amici di Clickable.
Un regalo che è anche un simbolo, perché il frutteto ci rappresenta
Il Frutteto rappresenta l’essenza stessa del nostro lavoro, così simile a quello misurato e tenace di un agricoltore, che si rimbocca le maniche e a testa bassa si impegna giorno dopo giorno, nella speranza di portare a casa il raccolto. Non solo l’agricoltura funziona così, ma anche la SEO, e infatti ogni agenzia SEO esperta e preparata come Clickable lo sa bene. Stessa cosa dicasi per le campagne di Google Ads. Sono investimenti di speranza e pazienza, che richiedono tempo e dedizione per dare buoni frutti.Ma il Frutteto rappresenta anche l’essenza di Clickable così come l’ho immaginata 3 anni fa, quando l’ho fondata con l’idea ambiziosa di dare vita ad una web agency molto diversa dalle altre.
Il mio sogno di un’agenzia diversa: più di un’azienda, una grande comunità
Nel 2017 ho fondato Clickable. Ho deciso di farlo perché, dopo più di 7 anni come consulente SEO e SEM, sentivo che era arrivato il momento di proporre qualcosa di diverso da quello che offriva il panorama medio delle web agency italiane. Non la solita agenzia di web marketing – quella che ti fa tutto, dalla grafica al sito web, dalle brochure alle campagne Social – la mia doveva essere un’agenzia specializzata sulla SEO e Google Ads. Poche cose ma fatte molto bene. Questo però non mi non bastava, perché un’azienda è fatta di persone e le persone danno il meglio di loro solo se sono soddisfatte, si sentono coinvolte e sanno che il loro contributo è apprezzato da tutto lo staff e dai clienti.Quindi non volevo mettere in piedi l’ennesima agenzia che sfrutta il lavoro di stagisti malpagati e di freelance, chiamati all’ultimo momento per coprire quelle competenze che la web agency al suo interno non ha. Soprattutto non volevo che la responsabilità di un progetto – quindi la responsabilità di parte dell’attività dei miei clienti – ricadesse su persone con poca esperienza. Perché non è giusto per nessuno. Non è giusto per il cliente – che si aspetta che il lavoro sia curato da chi conosce bene il mestiere – e non è giusto per chi viene pagato poco e si trova suo malgrado a gestire lavori al di là delle sue competenze.Clickable nei miei sogni doveva essere un’agenzia di persone per le persone, una grande comunità, che raccogliesse i desideri e le speranze di chi ne avrebbe fatto parte.Dopo 3 anni, finalmente, questo sogno ha preso forma. Clickable sta diventando quello che desideravo che fosse. Un luogo che unisce chi ci lavora, le nostre famiglie, i nostri amici, i nostri clienti (dal titolare dell’azienda fino all’ultimo dipendente) e i nostri partner. Tante persone operose che condividono oneri, onori, gioie e dispiaceri.
Il raccolto del Frutteto Clickable è il dono che vogliamo condividere con chi ha creduto in noi
Le mie aspettative per Clickable sono diventate realtà ed è stato possibile solo grazie al contributo di tutte le persone che fanno parte di questa comunità: i nostri clienti, che ci affidano le loro speranze per crescere sul web, i nostri partner, che ci promuovono e ci coinvolgono nei loro progetti, i nostri amici, che credono in noi.Alessandro, Valentina, Martina, Alessandro ed io abbiamo deciso di ringraziarli con un dono: a fine anno regaleremo loro le clementine cresciute nel Frutteto Clickable. Come quando, nell’isola di Pantelleria – la mia terra di origine – si festeggiano i periodi di abbondanza. Dopo una stagione particolarmente piovosa, l’isola straripa di zucchine. È un’invasione. Ci sono così tante zucchine che le persone non sanno come consumarle: tutti vogliono regalare una borsa di zucchine, tutti si industriano per cucinarle nei modi più disparati, per conservarle.
La nostra speranza è che tra novembre e dicembre, ci sia un’invasione di clementine calabresi, per tutti. Ci immaginiamo casse piene di clementine recapitate nelle aziende e negli uffici, il momento in cui tutti andranno incuriositi a vedere, quando ognuno prenderà una clementina per assaggiarla. Un agrume che è colorato, è buono, sano, fa bene e dà energia, da mangiare spicchio dopo spicchio insieme ai colleghi o da portare a casa per condividerlo con la famiglia e gli amici.
Il raccolto del Frutteto Clickable è il dono che vogliamo condividere con chi ha creduto in noi
Adottando il nostro Frutteto su Biorfarm, poi, abbiamo fatto anche una scelta di sostenibilità ambientale, perché assorbiamo annualmente oltre 3.200 Kg di CO2. Non riduciamo il nostro impatto ambientale, quindi, ma lo compensiamo.
Infatti, ogni trimestre stampiamo una rivista – Primi su Google – dedicata esclusivamente ai nostri clienti. È una scelta. Lavorando nel web avremmo potuto fare come molti dei nostri concorrenti, pubblicare documenti digitali, ma abbiamo preferito non farlo, perché crediamo molto in questo formato. La rivista cartacea è un qualcosa che ti costringe a fermarti, a riflettere bene sul tuo lavoro, a mettere nero su bianco quello che hai imparato. Ti impone precisione, struttura. In più crea una connessione con i nostri clienti, ci permette di formarli e informarli costantemente e questo è molto importante perché credo fortemente che un cliente informato e formato sia un cliente consapevole, che cresce e che ci fa crescere. Io poi ho un background da giornalista, mi sono occupato di editoria per anni, ho diretto una rivista online e per me realizzare un prodotto editoriale è stato motivo di orgoglio!Tutto questo per dire che consumiamo più carta di quanto sarebbe necessario consumare, ma piuttosto che non farlo abbiamo preferito compensare, adottando un agrumeto biologico.Questo ci permette di far lavorare più persone: il nostro Alessandro che si occupa della grafica, la tipografia che stampa le copie, i postini che si occupano della spedizione e allo stesso tempo abbiamo dato lavoro anche ai ragazzi di Biorfarm, all’Azienda Agricola Biologica Paolo De Falco e a chi si occuperà di recapitare i frutti.
Se non pubblicassimo la rivista cartacea, non potremmo dare benefici a tutte queste persone. Non potremmo condividere con loro i frutti del nostro lavoro in agenzia. Fare di più, in maniera responsabile, per noi è meglio che fare meno. È più solidale e più sostenibile, socialmente ed economicamente.