Estensioni Google Ads per gli annunci

Estensioni Google Ads: come usarle per aumentare clic e conversioni

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Gli argomenti

Tabella dei Contenuti

Le estensioni, oggi definite anche asset, sono elementi che arricchiscono i tuoi annunci Google Ads con informazioni aggiuntive, come link a pagine specifiche, numeri di telefono, CTA, immagini, promozioni o indirizzi.

Sono strumenti essenziali per:

  • aumentare la visibilità dell’annuncio,
  • migliorare la pertinenza percepita,
  • far crescere il CTR (Click-Through Rate),
  • generare più conversioni.

In questa guida, vediamo insieme cosa sono le estensioni Google Ads e perché sono fondamentali, tutte le varie tipologie, tra manuali e automatiche.
Ma soprattutto come utilizzarle in modo strategico, in base ai tuoi obiettivi di marketing.

Cosa sono le estensioni Google Ads e perché sono importanti?

Le estensioni di un annuncio sono una parte importante dell’ottimizzazione degli annunci di ricerca su Google Ads

Ti aiutano a ottenere un vantaggio competitivo, migliorare le prestazioni e aumentare il CTR

Google stesso definisce l’estensione come una funzione che consente di visualizzare ulteriori informazioni sull’attività commerciale nell’annuncio, ad esempio indirizzo, numero di telefono, valutazione negozio o link ad altre pagine web.

Le estensioni, ora chiamate “asset annuncio“, sono strumenti fondamentali delle campagne su Google Ads perché permettono di arricchire gli annunci fornendo ulteriori informazioni o call to action per i potenziali clienti. 

Vengono mostrate come parte integrante dell’annuncio stesso, rendendo l’inserzione più attraente e informativa per l’utente. Sono applicabili a livello di Account, Campagna e Gruppo di annunci.

I vantaggi delle estensioni annuncio Google

Le estensioni annuncio su Google Ads ti aiutano a migliorare significativamente le performance delle tue campagne pubblicitarie online.

In sostanza:

  1. maggiore visibilità: le estensioni ampliano lo spazio occupato dai tuoi annunci e ti permettono di aggiungere dettagli come indirizzo, contatti, promozioni o link diretti a pagine specifiche. Più informazioni = più possibilità di essere notatə. E quando l’annuncio è completo e rilevante, Google lo premia con un punteggio di qualità più alto, migliorando anche il posizionamento in SERP;
  2. maggiore rilevanza: quando inserisci informazioni che sono realmente utili per rispondere in modo diretto alle esigenze dei tuoi potenziali clienti, fai sentire chi legge protagonista e il tuo annuncio ha maggiori probabilità di essere cliccato. Anche questa è personalizzazione;
  3. più clic qualificati: è tutto collegato, e se aumentano la visibilità e la pertinenza dei tuoi annunci, è auspicabile anche un incremento del CTR. Stai creando un’esperienza pubblicitaria più completa e informativa per i tuoi potenziali clienti.
  4. un boost alle prestazioni complessive: le estensioni ti aiutano ad ampliare la portata dei tuoi annunci, migliorare la pertinenza e ridurre il costo per clic. Insomma tu hai un ritorno migliore sulle tue campagne e l’utente ha una migliore esperienza con il tuo brand, che poi è quello che conta davvero e ha un impatto a lungo termine.

Anche se gli annunci con più estensioni possono avere un CPC leggermente più alto, per via della maggiore visibilità, il costo per aggiungere asset risulta spesso più vantaggioso rispetto a quello per scalare la posizione in SERP. 

In altre parole, investire in estensioni è un modo intelligente per aumentare i clic e la visibilità senza incidere troppo sul budget.

Tipologie di estensioni annunci Google Ads: manuali e automatiche

Esistono due macro-categorie di estensioni Google Ads:

  • manuali;
  • automatiche

In totale, Google Ads offre 19 estensioni annuncio: 11 possono essere configurate manualmente e le restanti 8 sono inserite dinamicamente dall’algoritmo di Google.

È importante notare che è Google a decidere quali estensioni mostrare

Non è garantito che vengano visualizzate ogni volta che il tuo annuncio appare, perché Google decide in base a vari criteri come il posizionamento dell’annuncio, altri annunci sulla pagina e il rendimento storico dell’estensione. 

Più opzioni disponibili equivalgono a una maggiore copertura e visibilità per i tuoi annunci.

Estensioni manuali di Google Ads

Le estensioni manuali, come dice la parola stessa, dobbiamo inserirle noi. Quindi vediamo quali sono, come funzionano e perché ti possono essere utili.

Estensioni sitelink

Permettono di inserire link diretti a pagine specifiche del tuo sito, come prodotti, servizi o contatti. Puoi personalizzare il testo del link e aggiungere una breve descrizione. Google ne mostra fino a 6 su desktop e 8 su mobile. Sono come “piccoli annunci” aggiuntivi sotto l’annuncio principale.

Ideali per aumentare la navigabilità e guidare gli utenti verso le sezioni chiave del tuo sito.

Come funzionano: puoi specificare il testo del collegamento (il “testo del sitelink” sulla piattaforma) e gli URL di destinazione, che devono essere diversi dall’URL finale dell’annuncio principale. 

Ogni sitelink può essere arricchito da due righe di descrizione, con un massimo di 25 caratteri ciascuna.

Possiamo impostare fino a 20 sitelink, ma negli annunci ne vengono visualizzati al massimo 6 contemporaneamente su desktop e 8 su dispositivi mobili. 

Google scrive: “sono inclusi, ad esempio, anche i link a determinati rivenditori online (Amazon, Best Buy), una pagina Facebook, un account Twitter (ora X), un video di YouTube, un profilo LinkedIn o un account Instagram. In questi casi, il testo del link deve descrivere i contenuti che l’utente troverà nella destinazione del link. Il testo deve includere anche il nome di dominio completo”.

Esempio sitelink su Zalando

Estensioni callout

Sono brevi frasi aggiuntive che mettono in risalto i plus della tua offerta, come “Spedizione gratuita” o “Assistenza 24h”. 

Possono essere visualizzati fino a 10 per annuncio, a seconda della spaziatura dei caratteri, del browser e del dispositivo che stanno usando per navigare. 

Perfetti per potenziare il messaggio e attirare l’attenzione sui tuoi punti di forza.

Come funzionano: ogni callout ha una lunghezza massima di 25 caratteri ed è necessario creare un minimo di due callout

Estensione Callout su ACME

Snippet strutturati

Elenchi ordinati che descrivono categorie di prodotti o servizi sotto un’intestazione predefinita (es. “Servizi”).

Utili per offrire subito una panoramica della tua offerta e qualificare il traffico.

Come funzionano: hanno una lunghezza massima di 25 caratteri. A differenza dei callout, che esaltano un beneficio per i potenziali clienti, gli snippet strutturati sono più indicati per declinare un servizio o prodotto in tutte le sue versioni o caratteristiche (es. se pubblicizzi un hotel, puoi presentare servizi come Wi-Fi gratuito, centro business, centro fitness). 

È necessario selezionare una lingua e una categoria di “intestazione” (es. “Servizi”, “Marche”, “Corsi”, “Destinazioni”) che verrà visualizzata automaticamente prima degli snippet. 

Gli annunci possono includere non più di due snippet strutturati per volta. Google sceglie le combinazioni di intestazioni migliori, quindi è consigliabile aggiungerne il maggior numero possibile.

Snippet strutturati su annuncio Nike

Chiamata

Inserisce un numero cliccabile per farti contattare direttamente. Su mobile appare come pulsante “Chiama”. Sul desktop, appare accanto all’URL di visualizzazione.

Ideale per attività locali o servizi che puntano al contatto diretto.

Come funzionano: Google mostra l’asset di chiamata quando rileva che può aumentare la possibilità di conversione, soprattutto su dispositivi mobili. L’annuncio può includere la chiamata come opzione principale o come interazione aggiuntiva. 

Consiglio speciale: attivali solo durante gli orari di apertura per assicurarti che qualcuno risponda. Perdere la fiducia è questione di pochi squilli a volte. 

Esempio di estensione di chiamata

Messaggio

Aggiunge un’icona SMS cliccabile dall’utente che apre un messaggio precompilato, personalizzabile dal pannello di Google Ads. Puoi collegarla a software di chat o email.

Perfetta per chi vuole facilitare la richiesta di informazioni o preventivi via messaggio. 

Come funzionano: è possibile collegare le estensioni dei messaggi a software di chat di terze parti, inviare automaticamente messaggi di testo a e-mail o pianificare la visualizzazione delle estensioni solo durante l’orario di lavoro.

Esempio di estensione messaggio

Posizione

Prima conosciute come “estensioni di località”, oggi gli asset posizione ti aiutano a mostrare la sede della tua attività direttamente nell’annuncio. 

Sono pensati per favorire le visite in negozio o in sede, rendendo più semplice per gli utenti trovarti nel mondo reale.

Come funzionano: gli asset posizione fanno comparire informazioni come l’indirizzo, il numero di telefono e un indicatore su mappa accanto al tuo annuncio. Si attivano quando un utente si trova vicino alla tua sede o sta cercando informazioni geolocalizzate.

Per farli apparire, devi collegare il tuo account Google Ads al Google Business Profile (ex Google My Business).

Se gestisci più sedi puoi far sì che gli annunci vengano mostrati in base alla posizione dell’utente o all’area di targeting definita. 

Gli asset posizione possono essere visualizzati su rete di ricerca, Display, Maps e YouTube, con diversi formati a seconda del dispositivo.

Caso d’usoOrigine dati sulla posizione
Possiedi direttamente le sediProfilo dell’attività su Google o catene di negozi
Non possiedi le sedi, ma vendi i tuoi prodotti o serviziCatene di negozi (rivenditori generici o concessionari di auto) o gruppi di località globali, ad esempio, farmacie in Francia
Esempio di estensione di posizione

Prezzo

Vengono visualizzati sotto l’annuncio e mostrano prodotti specifici e informazioni sui prezzi.

Ideali per qualificare i lead e mostrare trasparenza sui costi.

Come funzionano: ogni estensione di prezzo ha il suo link specifico, per indirizzare direttamente l’utente al prodotto sul tuo sito web. Permettono di aggiungere fino a 8 offerte differenti indicando il prezzo e la pagina dove è presente l’offerta. 

È necessario creare da un minimo di 3 a un massimo di 8 estensioni di prezzo. Il limite massimo di caratteri è di 25 per l’intestazione e 25 per la descrizione.

Gli asset di prezzo compaiono sotto l’annuncio in formato a scorrimento (carousel) o in elenco. Google può mostrare solo alcune voci tra quelle inserite, scegliendo in base al contesto e alla pertinenza della ricerca.

Esempio di estensione di prezzo

Promozioni

Servono per evidenziare le vendite e le promozioni negli annunci.

Perfette per spingere campagne stagionali o promozioni a tempo. Per sfruttare la leva dell’urgenza, da maneggiare con cura ovviamente.

Come funzionano: permettono di mostrare dettagli specifici sulle promozioni, direttamente nella pubblicità. Offrono la possibilità di selezionare da un elenco precompilato di tipi di promozione, informazioni sull’offerta e valute.

Appaiono sotto l’annuncio come una riga aggiuntiva che evidenzia la promozione con un’icona dedicata e un breve testo chiaro e immediato. La visualizzazione può variare in base al dispositivo e alla rete, ma l’obiettivo resta lo stesso: dare massima visibilità all’offerta in corso.

Esempio di estensione per le promozioni

App

Collega l’annuncio alla pagina di download della tua app, mostrando il pulsante personalizzabile. Un modo semplice per promuovere la tua app senza passare da una landing page.

Fanno per te se offri servizi digitali o piattaforme che funzionano tramite app, se gestisci un e-commerce e punti a incentivare gli acquisti da smartphone, o se organizzi eventi e usi l’app come canale di prenotazione o fidelizzazione. 

Come funzionano: l’estensione collega l’utente alla pagina dell’app su Google Play o App Store, o avvia direttamente il download, a seconda del dispositivo. Google gestisce la visualizzazione in modo automatico: se l’app è disponibile solo su Android, non verrà mostrata agli utenti iOS e viceversa. Lo stesso vale per tablet o smartphone.

Appare sotto l’annuncio con un link al download e un testo personalizzabile (es. “Scarica l’app”). 

A differenza dei sitelink, che ti permettono di mostrare più collegamenti contemporaneamente, con l’estensione app puoi visualizzare un solo link per annuncio. Se però promuovi più app o più store, puoi creare un asset dedicato per ciascuno e lasciar decidere a Google quale mostrare in base al contesto. 

Esempio di estensione per app

Immagine

Gli asset immagine ti permettono di arricchire gli annunci di ricerca con immagini accattivanti, aggiungendo un elemento visivo alle inserzioni testuali. 

L’effetto? Maggiore impatto e più interazioni. Secondo Google, la visualizzazione delle immagini può aumentare il CTR medio fino al 10% rispetto agli annunci solo testuali.

Adatti a te se promuovi prodotti o servizi con un forte impatto visivo, come brand di moda, arredamento, turismo, ristorazione o retail. Le estensioni immagine sono utili anche nel B2B per valorizzare il tuo team ad esempio, rendendo gli annunci più “umani”. Aiutano a catturare l’attenzione e a rafforzare la percezione del brand in un mercato spesso affollato da messaggi simili. 

Come funzionano: puoi caricare fino a 20 immagini di dimensioni massime di 5120 KB da visualizzare sotto il testo dell’annuncio. Puoi vedere tutti i requisiti per i formati degli asset immagine nella guida ufficiale di Google Ads.

L’account deve essere attivo da almeno 60 giorni, avere una solida storia di conformità alle norme, aver pubblicato campagne di ricerca per almeno 28 giorni. Non sono permesse immagini in categorie considerate sensibili, come alcol, gioco d’azzardo, assistenza sanitaria o contenuti per adulti.

Esempio di estensione immagine

Modulo per i Lead

Permettono agli utenti di completare un modulo direttamente sull’annuncio, invece di essere reindirizzati a una pagina di destinazione esterna.

Sono per te se punti a generare lead qualificati, come richieste di preventivo, demo, iscrizioni a newsletter o contatti commerciali. Funzionano al meglio però se hai lavorato sulla tua brand awareness, per cui il pubblico è già più “caldo” nei tuoi confronti. Insomma se ti conosce e si fida di te.

Come funzionano: richiedono l’accettazione dei Termini di servizio di Google, la configurazione delle domande, la creazione di un messaggio di invio e la scelta delle modalità di monitoraggio ed esportazione dei lead. Le informazioni che possono essere raccolte includono nome, email, numero di telefono, nome dell’azienda e titolo professionale. 

L’estensione appare sotto l’annuncio come una call to action cliccabile (es. “Richiedi informazioni” o “Contattaci ora”). Quando l’utente clicca, si apre il modulo direttamente all’interno dell’interfaccia di Google Ads, ottimizzato per mobile e desktop. 

Puoi aggiungere moduli per i lead alle campagne sulla rete di ricerca, video, Performance Max (un tipo di campagna automatizzata che ti permette di promuovere i tuoi prodotti o servizi su tutti i canali Google con un’unica configurazione) e display.

Scrivere call to action efficaci è un’arte e per questa estensione in particolare è di vitale importanza porre la massima cura!

Nome e logo attività

Ti permettono di personalizzare i tuoi annunci, sia sulla rete di ricerca sia su Performance Max, mostrando il nome e il logo ufficiale del tuo brand accanto al testo pubblicitario. 

Sono pensati per rafforzare la riconoscibilità e creare un legame diretto con i potenziali clienti.

Come funzionano: puoi caricare manualmente nome e logo tramite Google Ads, scegliendo se associarli al livello di account o di campagna.

Se non li inserisci, Google può generarli dinamicamente analizzando il tuo sito web, ma ti consigliamo di caricarli per avere pieno controllo sulla tua identità visiva.

Gli asset devono passare al vaglio di Google con la verifica dell’inserzionista.

Anche se hai completato la verifica dell’inserzionista, la pubblicazione degli asset nome e logo attività non è automatica, né garantita. In alcuni casi potrebbero comparire su parte degli annunci, in altri no. Al solito, è Google a valutare dinamicamente quando mostrarli, per assicurare la migliore esperienza possibile agli utenti.

Esempio Clickable

Estensioni automatiche di Google Ads

Le estensioni automatiche, o dinamiche, vengono generate direttamente da Google, senza bisogno di configurazione manuale. L’algoritmo le attiva quando ritiene che possano migliorare il rendimento dell’annuncio, basandosi sui dati disponibili (come contenuti del sito web o performance precedenti).

Alcune di queste corrispondono per caratteristiche e obiettivi alle estensioni che puoi gestire manualmente, ma vengono create e ottimizzate da Google in autonomia. Puoi comunque monitorarle e disattivarle se non ti soddisfano.

Dietro alla gestione di queste estensioni automatiche c’è l’AI predittiva. Diversamente dall’AI generativa, che crea testi, immagini o contenuti, come ad esempio ChatGPT o Gemini, l’AI predittiva analizza grandi quantità di dati per riconoscere schemi, anticipare comportamenti e prendere decisioni automatizzate in tempo reale.

Nel mondo Google Ads, strumenti come Smart Bidding, Performance Max o Meta Advantage+ sono esempi concreti di come l’AI predittiva possa ottimizzare continuamente il rendimento delle campagne.

Pensiamo proprio allo Smart Bidding: sfrutta il machine learning per regolare le offerte in tempo reale, valutando variabili come il comportamento di ogni singolo utente, il contesto della ricerca e le dinamiche di mercato. Con lo Smart Bidding, in pratica, non vale più la logica uno=uno. Due utenti che cercano la stessa parola chiave possono avere valori molto diversi per Google, e quindi generare offerte differenti. 

Ecco le principali estensioni automatiche:

  • Sitelink dinamici
  • Chiamate automatiche
  • Messaggi automatici
  • Snippet strutturati dinamici
  • Località automatiche
  • Callout dinamici
  • Immagine dinamica

Un caso particolare è rappresentato dalla:

  • Valutazione negozio: non configurabile manualmente, viene mostrata solo se la tua attività soddisfa i requisiti di recensione previsti da Google.

Vediamo le sue caratteristiche.

Valutazione negozio

Mostra le recensioni aggregate e una valutazione in stelle accanto ai tuoi annunci di testo, sulla rete di ricerca e su Google Shopping. In media, le valutazioni negozio negli annunci di testo generano un miglioramento del 2% della percentuale di clic sulla rete di ricerca.

Come funzionano: Google raccoglie le recensioni da fonti certificate (come Google Customer Reviews o Trustpilot) e, se rispetti determinati criteri (es. almeno 100 recensioni negli ultimi 12 mesi e una media di almeno 3,5 stelle), la valutazione viene mostrata automaticamente con i tuoi annunci. 

Vengono visualizzate solo nella rete di ricerca di Google e appaiono come una riga aggiuntiva. 

Esempio di annuncio Facile.it

Quando usare le estensioni in base ai tuoi obiettivi

La scelta delle estensioni dipende dai tuoi specifici obiettivi di marketing. Ecco una guida per selezionare le estensioni più efficaci.

Portare i clienti a visitare la tua sede fisica

  • Estensioni di località: ideali per mostrare l’indirizzo fisico, il numero di telefono e la mappa, guidando i clienti al tuo negozio.
  • Estensioni callout: utili per evidenziare caratteristiche uniche del tuo punto vendita, come “Parcheggio gratuito” o “Apertura fino alle 21.30”.

Spingere i clienti a contattarti direttamente

  • Estensioni di chiamata: consentono ai potenziali clienti di chiamare direttamente la tua attività con un clic, eliminando la necessità di navigare sul sito.
  • Estensioni messaggio: offrono un’opzione comoda per i clienti di inviare un SMS precompilato, ideale per chi preferisce la messaggistica alla chiamata.

Invitare i clienti a compiere azioni sul tuo sito web

  • Estensioni sitelink: indirizzano gli utenti a pagine specifiche e rilevanti del tuo sito web (es. pagine di prodotto, servizi, contatti), aumentando le possibilità di trovare ciò che cercano e convertire.
  • Estensioni callout: permettono di mettere in risalto benefici o offerte speciali che incentivano l’acquisto o l’iscrizione sul sito, come “Spedizione gratuita” o “Assistenza 24 h”.
  • Estensioni snippet strutturati: delineano specifici prodotti, servizi o caratteristiche, fornendo un’anteprima più dettagliata di ciò che il sito offre, qualificando meglio i clic.
  • Estensioni di prezzo: mostrano chiaramente i prezzi di prodotti o servizi, qualificando i lead e indirizzando l’utente direttamente alla pagina di acquisto.

Incoraggiare gli utenti a scaricare la tua app

  • Estensioni per app: essenziali per promuovere il download della tua applicazione, collegando direttamente l’annuncio agli store iOS o Android.

Best practice per le tue estensioni su Google Ads 

Le estensioni sono uno degli strumenti più semplici e più efficaci per dare valore aggiunto ai tuoi annunci. Per sfruttarle al massimo, ci sono alcune buone pratiche che ti suggeriamo di seguire.

Usa tutte le estensioni che hanno senso per la tua attività.
Più asset pertinenti crei, più possibilità avrai che i tuoi annunci si distinguano e catturino l’attenzione giusta, nel momento giusto.

Punta ad avere almeno 3 o 4 tipi di estensioni per ogni campagna.
Così offri a Google più combinazioni possibili da gestire dinamicamente, aumentando la visibilità e le opportunità di clic.

Se puoi, imposta le estensioni a livello di account o di campagna.
Questo ti permette di garantirti una copertura più ampia e una gestione più semplice, soprattutto per informazioni generali come il numero di telefono o l’indirizzo.

Allinea sempre le estensioni all’intento di ricerca dell’utente.
Ogni asset deve essere coerente con quello che le persone cercano, per risultare davvero utile e rilevante.

Monitora i report delle estensioni e ottimizzale nel tempo.  

Google Ads ti mostra clic e impression delle estensioni: analizza cosa funziona, rimuovi ciò che non performa e aggiorna regolarmente i tuoi asset per mantenerli efficaci.

Il nostro consiglio finale? Considera le estensioni come parte integrante della tua strategia, non come un semplice “extra”.  Possono fare la differenza, e spesso la fanno.