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Analisi Competitor veloce ed efficace con il Protocollo Periscope

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Prima di entrare in battaglia, uno stratega studia il suo nemico. Lo stesso vale quando si fa marketing online: l’analisi competitor è un approccio fondamentale per battere la concorrenza. E con il Protocollo Periscope ti propongo un metodo che abbiamo messo a punto per analizzare i dati in meno di un’ora.

Analisi competitor: perché c’è bisogno di un metodo? 

Perché lavorando a stretto contatto con aziende grandi e piccole e analizzando migliaia di siti, mi sono accorto che le aziende raramente conoscono la reale concorrenza, quasi tutte faticano ad avere un atteggiamento critico e oggettivo nei confronti dei loro concorrenti e l’attenzione, quando si analizza un concorrente online, si posa spesso su elementi superficiali, come la grafica.

Per affrontare il discorso è dunque importante tenere a mente tre cose:

  1. Separare i fatti oggettivi da quelli soggettivi. Quindi dobbiamo identificare dei parametri freddi e poi andiamo a ragionare sui numeri che vengono fuori per trarre delle conclusioni. 
  2. Difficilmente riusciamo a guardare un concorrente con un occhio obiettivo. Invece è molto importante mettere da parte i pregiudizi e valutare i competitor con più freddezza.
  3. Il competitor che ci deve preoccupare è quello che fa esattamente la stessa cosa che facciamo noi, ma si fa pagare due o tre volte tanto!

Come individuare i competitor online

Prima di tutto, per individuare i concorrenti da analizzare devi fare riferimento alle keyword importanti per il tuo sito – quelle su cui stai cercando di posizionarti – e vedere quali sono gli altri siti internet che compaiono per quelle stesse parole chiave. Poi seleziona i primi 3-5 siti che si sono posizionati per quelle keyword.

Chi è già cliente di Clickable ha ricevuto una lista dei concorrenti principali che abbiamo preparato studiando la SERP e le parole chiavi importanti per l’azienda. Chi non è nostro cliente può utilizzare una serie di strumenti a pagamento e gratuiti per fare l’analisi. Fra i più noti ricordo Google Keyword Planner, Google Trends, Ubersuggest e SEMRush.

Qui bisogna fare molta attenzione, però. Se non individui i competitor giusti da analizzare, l’intero processo che ti illustrerò a breve servirà a poco, perché non potrai capire chi minaccia davvero il tuo business. Ricorda:

Se l’analisi competitor non la fai tu, la fa il cliente!

Il 95% dei potenziali clienti, prima di comprare, naviga altri siti. Quindi, prima di sentire te, un nuovo cliente analizzerà il tuo sito e quello dei tuoi concorrenti.

Protocollo Periscope: la checklist per analizzare un concorrente in meno di un’ora 

Periscope ti aiuterà a valutare:

  1. Forza economica del tuo competitor
  2. Struttura e organizzazione aziendale
  3. Forza del brand
  4. Anzianità del dominio
  5. Visibilità su Google
  6. Quanto traffico ha il sito
  7. Forza SEO del concorrente
  8. Cosa pensano i clienti del competitor
  9. Se il concorrente fa PR e attività di ufficio stampa
  10.  Se il sito è cambiato nel corso del tempo
  11. Se il sito è veloce
  12.  Se il sito è mobile friendly
    12+1. Quali attività di marketing sta portando avanti il concorrente

1 – Analisi della forza economica del tuo concorrente

Per analizzare la forza economica del concorrente puoi utilizzare CreditSafe (https://www.creditsafe.com/) un servizio online simile a Cerved e ad altre banche dati, ma più economico e semplice da usare, che ti permette di fare l’analisi del fatturato di un’azienda

2. Struttura e organizzazione aziendale

CreditSafe mette a disposizione anche un’altra informazione: qual è il numero di addetti che lavorano all’interno dell’azienda che stai analizzando.
Per precauzione, però, ti consiglio di fare un doppio controllo su LinkedIn per vedere quanti dipendenti affermano di lavorare per il tuo concorrente. 

3. Forza del brand

Per misurare la forza del brand del tuo concorrente ti consiglio di usare SEOZoom se si tratta di un’azienda italiana o SEMrush se si tratta di un’azienda estera. Questi strumenti ti permettono di vedere quante ricerche ci sono per la parola chiave di brand, cioè il nome del tuo competitor. Più è alto il numero di ricerche rispetto a quelle del tuo brand o di un altro competitor, più è probabile che il concorrente abbia lavorato bene sulla propria immagine e che sia noto nel suo mercato di riferimento.

4. Anzianità del dominio

Il dominio è la prima cosa che si compra, ancora prima di andare dal notaio a registrare la società! Puoi controllare l’anzianità del dominio del tuo concorrente con whois.domaintools.com. La data di registrazione del dominio è un’informazione abbastanza veritiera e che ci aiuta a capire quando è nata effettivamente un’azienda.

5. Visibilità su Google 

Sempre su SEOZoom, controlla per quante keyword l’azienda si è posizionata sul motore di ricerca e quante di queste sono in prima pagina. Anche qui, maggiore è il numero delle keyword per cui è posizionato un sito, maggiore è l’autorelvolezza che il brand ha nei confronti di Google.

6. Quanto traffico ha il sito

Per vedere qual è il traffico del sito puoi verificare su SEOZoom il dato sulle visite mensili e in particolare il volume medio mensile.

7. Il concorrente sta spingendo sulla SEO?

Ora devi capire se il tuo competitor sta investendo nella SEO o se si limita a fare solo un’attività di mantenimento (pubblica articoli sul blog e aggiorna ogni tanto il sito): quindi avere chiaro se fa SEO in modo aggressivo o se è solo un investimento marginale. Con SEOZoom analizza le keyword: se vedi che c’è una crescita continua, il cliente sta spingendo sulla SEO, se non è così, si tratta di un’attività marginale. 

8. Recensioni: cosa si dice di quel concorrente? 

Non sto parlando delle recensioni interne al sito, ma di quelle esterne raccolte da siti come Feedaty, Trustpilot e altri sistemi certificati, oltre alle recensioni e ai commenti su Facebook e Google. È importante guardare non tanto agli elogi, ma alle principali lamentele che i competitor ricevono e verificare se sono le stesse critiche che i clienti muovono anche a te.

9. PR e ufficio stampa

Nella sezione Notizie di Google, puoi controllare se ci sono articoli che parlano del tuo concorrente. Se noti un un’attività costante – cioè diversi articoli di diverse testate parlano del tuo concorrente – è molto probabile che abbia attivato una strategia di PR e ufficio stampa.

10. Il sito internet è cambiato nel tempo?

Dai un’occhiata al sito del concorrente e cerca di capire se è cambiato nel corso del tempo e come. Puoi farlo consultando il sito Wayback Machine che raccoglie gli screenshot di migliaia di siti e ci permette di vedere se la concorrenza si è evoluta, se la tipologia dei prodotti è cambiata e così via.

11. Il sito internet del tuo concorrente quanto è veloce? 

Un buon sito deve essere veloce, sia per il mobile che la navigazione da desktop. Puoi capirlo con lo strumento messo a disposizione da Google per misurare la velocità.

12. Il sito è mobile friendly?

Google da tempo chiede che i siti web siano mobile friendly, ma in seguito all’introduzione di Google Mobile Only questa caratteristica è diventata fondamentale. Per fare la verifica puoi utilizzare lo strumento di Google di test mobile e quello di Bing per Microsoft

12+1. Quali attività di marketing sta portando avanti il concorrente 

Finora abbiamo visto i punti principali dell’audit online della concorrenza. Oltre agli elementi elencati sin qui ce ne sono altri, che toccano strettamente le attività di marketing del concorrente che stai analizzando:

  • Contenuti del sito
    Il sito del concorrente ha una sezione FAQ? Ha un blog? E se ha il blog, di cosa parlano gli articoli, chi li scrive (chi ci mette la faccia?), ogni quanto viene aggiornato? Ci sono anche podcast e video?
  • Lead generation
    Il concorrente usa guide o checklist per fare lead generation? Ha una newsletter? Cosa propone agli utenti per convincerli a contattarlo: prova gratuita, consulenza gratuita, primo mese in omaggio?
  • Marketing a pagamento e social
    Il competitor è attivo su Google Ads e Facebook Ads? Fa remarketing? Quanti canali social presidia attivamente? Ha un canale YouTube? Pubblica podcast?

Crea una heatmap partendo dai dati raccolti 

Con le informazioni raccolte puoi creare una heatmap in cui elencare i dati sui competitor e sulla tua azienda. Si tratta di uno schema che ti permetterà di visualizzare quello che hai scoperto e di vedere chiaramente i punti forti e i punti deboli tuoi e della concorrenza. 

Prova subito ad analizzare la tua concorrenza con il Protocollo Periscope. Se hai dubbi o hai voglia di approfondire, contattaci!