Sono giorni impegnati, quelli di chi lavora con internet.
Google e i social network presentano novità ad un ritmo elevatissimo. Seguire e approfondire tutte le funzioni introdotte può non essere sempre semplice. Se poi si mettono in mezzo i mesi estivi e le vacanze, il rischio di perdersi qualche nuova feature per strada è elevatissimo.
Questo è il motivo per cui è utile fare il punto della situazione su cosa è cambiato, così da rimettersi in pari con i big dell’informatica e affrontare le prossime novità con criterio e sicurezza.
Ecco la raccolta delle novità di internet e dei social network da conoscere per tenersi aggiornati.
Tutte le novità di internet e dei social network da non perdere
Microsoft integra LinkedIn Graph con Bing Ads
Tra tutte le novità di internet, questa è senz’altro una tra le più interessanti.
Dal 2016 si parla dei vantaggi che l’acquisizione di LinkedIn avrebbe potuto portare a Microsoft. Ora potremmo cominciare a vederne i primi frutti, poiché il vice presidente della divisione pubblicitaria di Bing, Rik van der Kooi, ha affermato che LinkedIn Graph verrà integrato nel Microsoft’s Audience Intelligence Graph. La notizia arriva dall’ultima Advertising Week di New York, dove il VP della sezione Adv del motore di ricerca di Microsoft ha tenuto un discorso il 25 settembre scorso.
Cosa significa questo? Significa i pubblicitari potranno sfruttare i dati raccolti da entrambe le piattaforme per offrire profilazioni sempre più mirate e risultati sempre più precisi, utili a migliorare le campagne adv. Per Bing soprattutto si tratta di una grande opportunità. Attingendo al database del social, può avere accesso ai dati di 500 milioni di utenti in più.
L’azienda di Redmond per lungo tempo ha bissato questo passaggio nelle domande, volendo concentrarsi prima sull’arricchimento delle funzioni offerte dalla piattaforma sociale dedicata al lavoro. Durante l’estate, il team si è concentrato sull’introduzione e sul supporto dei video, questo infatti era l’ultimo grande social rimasto a non aver abbracciato ancora questo formato, e sul rendere più appetibile scrivere contenuti originali direttamente sul social. Gli articoli scritti su LinkedIn, infatti, possono essere mostrati anche nella SERP di Google.
È una notizia importante e che apre nuovi scenari nel mondo della pubblicità online. Certo le posizioni dominanti di Google e di Adwords sono inattaccabili, ma investire su Bing resta un’ottima idea per una strategia di advertising online completa, che copra tutti i canali frequentati dagli utenti e ad un costo molto inferiore rispetto a quello della piattaforma di advertising di Big G.
Fake News: Guerra aperta da Facebook
La battaglia contro le notizie false non si ferma, e durante l’estate le aziende guidate da Mark Zuckerberg e Jack Dorsey hanno introdotto nuovi strumenti per combatterle, oltre ad aggiornamenti dei rispettivi algoritmi.
Tramite il proprio blog, Facebook ha annunciato che impedirà la promozione dei post alle pagine che condividono ripetutamente notizie false. Il social network è chiarissimo: il fenomeno della sponsorizzazione di fake news, volto a portare traffico a siti creati esclusivamente per monetizzare tramite banner, verrà attaccato senza esclusione di colpi.
Come ulteriore deterrente, sono stati introdotti gli articoli correlati, così da offrire uno strumento di controllo e verifica per arginare le fake news, e risvegliare la mente dei condivisori compulsivi e distratti.
Si tratta di liste di articoli, correlati a quello condiviso dall’utente, che puntano a smentire o confermare una notizia, soprattutto se questa è controversa o comunque a rischio di manipolazioni.
La novità, al momento, riguarda solo Germania, Francia, Paesi Bassi ed USA, ma verrà estesa a breve a tutti i paesi.
Altra faccia della medaglia è rappresentata dal clickbaiting, ovvero dai titoli e dai contenuti sensazionalistici che hanno come unico scopo quello di suscitare la curiosità del visitatore, non offrendo però alcun valore informativo.
La società di Menlo Park ha messo a punto alcune modifiche al proprio algoritmo volte a eliminare i video ingannevoli dalla bacheca degli utenti, così da dare sempre meno visibilità a troll e spammers.
Instagram cresce, innova, e supera definitivamente Snapchat
I social network del gruppo Facebook non si fermano un momento. Sfornano novità a ritmo continuo e abbattono muri senza sosta. L’ultimo record superato da Instagram è quello degli 800 milioni di utenti, con il 62,5% di utenti che utilizzano il social quotidianamente. Il traguardo del miliardo è sempre più vicino.
Nonostante i numeri da capogiro, il team di sviluppo non accenna a rallentare, ed ha introdotto i sondaggi nelle Stories. Si tratta di una novità volta ad aumentare ancor di più il tempo di permanenza e il coinvolgimento degli utenti con l’applicazione, così da consolidare il primato già detenuto nel settore dei social dedicati all’immagine.
A proposito di questo, è curioso notare come sia stato sufficiente un anno a Instagram per copiare, riacciuffare e superare Snapchat nella gara dei contenuti a tempo.
Le Stories hanno mostrato tutto il loro potenziale, diventando a tutti gli effetti un canale di marketing con cui fare i conti, soprattutto perché molto apprezzate ed usate dagli utenti più giovani e difficili da intercettare con altri canali.
All’inizio di agosto il social network ha diffuso i dati di utilizzo di questa feature, confermando l’ottimo andamento della piattaforma con contenuti “a scadenza”, e rivelando anche dati di importanza vitale nella lotta contro il social del fantasmino.
Il tempo di utilizzo delle Stories da parte degli under 25 è di più di 32 minuti al giorno, mentre gli over 25 fanno registrare un tempo di utilizzo superiore ai 24 minuti al giorno.
Se il secondo dato è importante, il primo è fondamentale, perché sancisce il sorpasso di Instagram Stories su Snapchat come tempo di utilizzo della piattaforma, dato che la società guidata da Evan Spiegel si ferma a 30 minuti.
Novità Internet: diamo il benvenuto a WhatsApp Business
É arrivato il momento che WhatsApp inizi a monetizzare?
Nei mesi estivi il team dell’app di messaggistica più usata al mondo non si è fermato, ed anzi ha aggiunto un tassello importante, ventilato da più fonti già da diverso tempo: WhatsApp Business, la branca del servizio di messaggistica dedicata alle aziende.
La compagnia ha presentato questa nuova soluzione comunicativa in un articolo sul proprio blog, dove spiega che il servizio sarà gratuito per le piccole imprese, mentre saranno previsti piani a pagamento per le aziende più grandi e strutturate, che necessitano di parlare con un pubblico composto da diverse centinaia di migliaia di utenti.
Il servizio sarà garantito grazie ad un’app tutta nuova e distinta da quella abitualmente usata tra persone, così da avere una piattaforma nuova e che si possa concentrare unicamente sulle esigenze che la comunicazione tra aziende e persone impone.
Per le aziende, ad esempio, è importante avere la certezza di poter verificare la propria presenza sul servizio di messaggistica, e in casa WhatsApp hanno riciclato una soluzione già adottata su Facebook ed Instagram: il segno di spunta. Sulle FAQ dedicate si legge infatti:
<blockquote>
Se vedi un’icona verde con il segno di spunta bianco accanto al nome di un contatto, significa che WhatsApp ha verificato che il numero di telefono di questo contatto appartiene ad un account business.
</blockquote>
Altre novità non confermate sono nell’aria. Si parla ad esempio dell’impossibilità per le parti di cancellare i messaggi nella chat, o della facoltà degli utenti di bloccare le aziende che facessero spam tramite questo canale. Per osservare queste ed altre novità, però, dovremo attendere il rilascio pubblico di queste soluzioni, poiché ad oggi sono ancora in fase di test.
La più grossa novità dei social network: Twitter abbandona i 140 caratteri
Tra tutte le novità dei social network avvicendatisi in questi mesi, questa è di certo quella che ha fatto più rumore, destando pareri contrastanti e discussioni intorno alla piattaforma dei cinguettii.
Si, è così. Twitter abbandona i 140 caratteri.
Il social network di Jack Dorsey è in difficoltà da diverso tempo. La base di utenti cresce in maniera molto limitata e gli introiti pubblicitari non decollano. Urge una soluzione. Anche drastica, ma una soluzione.
Ecco come si è arrivati al passo dei 280 caratteri, la soluzione ideata dalla piattaforma per cercare di risollevare le sorti di un progetto in sofferenza. Per ora la novità è in fase di test, ma si immagina che presto sarà estesa a tutti gli utenti.
La motivazione, spiegata direttamente da Twitter, è riconducibile al maggiore spazio che gli utenti americani ed europei necessiterebbero per twittare.
Tramite un grafico si mostra come il 9% dei cinguettii in lingua inglese lambiscano il bordo dei 140 caratteri, quindi la società è stata portata a pensare che, aumentando il numero di caratteri disponibili, si potesse dare più spazio agli utenti per esprimere pensieri, emozioni ed idee in maniera corretta e partecipata. Sul social la discussione si è innescata subito, e seguendo l’hastag #twitter280 si è assistito a discussioni infiammate tra i sostenitori di questa novità ed i detrattori, ad onor del vero la maggior parte.
La novità arriva dopo mesi di tentativi inefficaci volti a risollevare le sorti dell’azienda. Dopo aver proposto un abbonamento pubblicitario flat di 99$, aver migliorato il proprio algoritmo, ed aver rivisto in toto la sezione Esplora, in Twitter sono stati costretti a modificare anche il loro tratto peculiare pur di recuperare la situazione.
AdWords rinnova interfaccia e strumenti a disposizione degli advertisers
Google ha senz’altro dominato il mondo delle internet news durante questo periodo.
Agosto e settembre sono stati mesi roventi per Adwords. La piattaforma ha dato il via ad un’operazione massiccia di restyling della piattaforma, volta ad adeguare l’editor ai canoni del Material Design e a migliorarne velocità ed usabilità.
Utilizzandola si nota come il menù di gestione delle campagne sia stato spostato sul lato
sinistro e sia ora posizionato in verticale, e come tutta la piattaforma tenti di presentare le informazioni in maniera più chiara e comprensibile già ad una prima occhiata.
Forse occorre qualche ora per prendere confidenza con la nuova interfaccia, ma è certo più gradevole e parlante.
Oltre ad un nuovo disegno, AdWords presenta anche alcune nuove funzionalità.
Il numero di sitelinks ora inseribili in un annuncio sulla rete di ricerca è stato alzato ad 8, ma questo numero è previsto solo per le pubblicità raggiunte da navigazione mobile. Anche il formato dei link è cambiato. Questi infatti saranno presentati in forma di carosello, così come si è già abituati a vederli su Facebook.
È stato inoltre introdotto il supporto alle landing page in formato AMP anche per le pubblicità, così da avere pagine leggerissime e ad altissime prestazioni anche per quel che concerne gli annunci pubblicitari. Google sta dando direzioni chiare agli advertisers: L’esperienza utente e la ricerca mobile sono da privilegiare, ed è fondamentale fare attenzione all’usabilità ed all’esperienza di utilizzo da smartphone e tablet per rimanere sulla cresta dell’onda.
Google alza il sipario sulla nuova Google Search Console
Le operazioni di rinnovamento di Google non finiscono con AdWords. 10 anni fa Google diede vita all’allora Google Webmaster Tool, lo strumento per monitorare lo stato di salute del proprio sito e per avere il polso della situazione della propria presenza online. Oggi, dopo aver rinominato lo strumento in Google Search Console, ne fa un restyling completo, migliorandone disegno ed usabilità, sempre seguendo le linee guida del Material Design, ed aggiungendo nuovi, preziosi strumenti.
Una sezione ad-hoc evidenzierà tutte le pagine con errori e permetterà ai SEO specialist di accedere ad una reportistica dettagliata su ciò che non va in un sito. Di certo verranno evidenziati i problemi con i dati strutturati e l’esperienza AMP, ma è probabile che le segnalazioni di errore non si fermino qui. Un’altra voce, invece, raccoglierà tutte le pagine che presentano criticità che, sebbene non siano propriamente errori, è bene tenere sotto stretta sorveglianza. Una soluzione che ricorda quella adottata dal software SEMrush per la soluzione SEO Audit proprietaria.
Oltre a questo, la gestione dell’errore verrà condivisa tra Google e le varie figure professionali, così da poter risolvere prima e meglio le problematiche presenti. Il vero fiore all’occhiello dell’aggiornamento però è un altro, ed un nuovo strumento di test è stato concepito appositamente per semplificare la vita a SEO e webmaster:
Sarà possibile testare istantaneamente le modifiche effettuate su di una pagina senza aspettare che Google la scansioni nuovamente. Questo accorgimento è fondamentale per accelerare il processo di correzione e di verifica degli errori, e consentirà alle figure professionali coinvolte nel mantenimento di un sito web di capire se le modifiche effettuate hanno avuto successo o sono insufficienti.
Google My Business si trasforma in una bacheca?
Tra le novità di internet non si possono non citare i post di Google My Business.
La fine di giugno ha portato un paio di nuove features anche per un prodotto dell’ecosistema Google, My Business, che pareva dimenticato ed un po’abbandonato a se stesso.
La prima riguarda i My Business Post, veri e propri post da social network che ogni utente con un account su GMB potrà pubblicare sulla propria scheda. Si potranno comporre post di lunghezza compresa tra le 100 e le 300 parole, e questi dovranno contenere un’immagine. Tra le opzioni è presente anche la possibilità di inserire un pulsante per attivare una CTA, ma si può anche definire la scadenza del post, così da legarlo ad un evento o un’offerta.
Questa novità pare trasformare e potenziare la scheda di My Business che, da semplice vetrina, si configura sempre più come uno strumento bidirezionale che le aziende hanno per comunicare con il proprio pubblico, e per raccogliere da questo critiche e suggerimenti.
Non è la prima innovazione presentata per questo strumento: precedentemente, infatti, Google aveva dato la possibilità di pubblicare ed ospitare piccoli siti monopagina, realizzabili direttamente in Google Sites, che potevano assolvere la necessità di un sito web per tutte quelle piccole imprese che non avessero tempo o budget per pensare ad un proprio spazio sul web. È una soluzione che deve essere vista come provvisoria e temporanea, infatti sarebbe sempre meglio disporre di un sito proprietario per condurre un’adeguata strategia di posizionamento SEO, fondamentale per trarre il meglio dalla propria presenza su internet.
Le novità di internet non accennano a rallentare
Chi si ferma è perduto, recitava il titolo di un film di Sergio Corbucci, con Totò come protagonista.
Internet non attende nessuno. Le aziende del digitale sfornano novità ogni settimana, ed ogni tanto serve un piccolo riassunto per rimettersi in pari, così da osservare e conoscere ciò che è cambiato e cosa cambierà nel prossimo futuro.
Queste erano le 8 novità di internet e social network che pensiamo sia importante conoscere e approfondire per rimettersi in pari se si è perso per strada qualcosa. Quali sono le tue? Quale quella che, secondo te, giocherà un ruolo decisivo nel prossimo futuro? Aspettiamo la tua risposta nei commenti!