Facciamo un piccolo gioco: andiamo su Google Trends e cerchiamo la query “vicino a me” (tutta Italia, ultimi 5 anni, tutte le categorie).
Una rapida occhiata al grafico e ovviamente boom! A partire da maggio 2021 circa questa query – in accoppiata con altri termini – ha avuto un’ascesa importante, per non dire una vera e propria impennata:
Quali argomenti correlati troviamo?
Un po’ di tutto: dalla piadineria vicino a me, alla poke vicino a me, il dentista vicino a me e poi farmacie, bar, lavanderia, veterinario, cartolibreria, parrucchiere, gelateria.
La conferma è molto semplice ed è un po’ la scoperta dell’acqua calda: sempre più gli utenti utilizzano chiavi di ricerca locali per trovare luoghi di interesse nelle immediate vicinanze. Vogliono capire cosa c’è nel loro raggio di azione e vogliono avere tante informazioni prima di scegliere dove andare:
- ci sono posti aperti a quest’ora vicino a me?
- Qual è il migliore ristorante in zona?
- Dove posso mangiare una poke?
- Un ristorante con tavoli all’aperto?
Alla luce di questa impennata, diventa sempre più importante essere visibili su Google per queste ricerche con la propria attività commerciale. Quando si dice trovarsi nel posto giusto e al momento giusto.
Stai facendo veramente tutto quanto in tuo potere per attirare le persone giuste? Stai facendo quella che si chiama ottimizzazione del posizionamento sui motori di ricerca per la tua attività locale?
Local SEO: la battaglia è sui micro-momenti
Ogni giorno consultiamo lo smartphone circa 58 volte, per una media di circa 3 ore e 15 min alla ricerca di informazioni, social scrolling, ispirazioni, indicazioni stradali, opinioni, notizie: lo usiamo quando siamo annoiati ed è ormai – sembra brutto dirlo – una propaggine delle nostre mani.
Lo scroll scandisce i nostri momenti di consultazione.
La soglia dell’attenzione è inevitabilmente più bassa, siamo distratti e sollecitati da una pluralità di news, banner, video, informazioni, offerte. Saltelliamo da un link all’altro mentre siamo in bus, in metro, al bar…
In questo contesto, riuscire a intercettare l’utente nel momento giusto è difficile, ma è la chiave.
Si parla in questo contesto di micro-momenti (“i momenti che contano” per Google): attimi, momenti brevissimi, istanti, in cui il consumatore ci può riservare la giusta attenzione e che dobbiamo essere bravi a catturare, perché sono quelli in cui gli utenti usano lo smart per una ricerca diretta: soddisfare un bisogno, trovare delle risposte.
I micro-momenti sono classificati in 4 categorie:
- I-Want-to-Know Moments: si ricercano informazioni di carattere generale (magari prima di fare acquisti, o prima di un viaggio)
- I-Want-to-Do Moments: si tratta della ricerca dei famosi “how-to”, tutorial, video guide, per imparare a fare manualmente qualcosa
- I-Want-to-Go Moments: sono i momenti in cui l’utente vuole spostarsi per mangiare, bere, divertirsi, fare acquisti
- I-Want-to-Buy Moments: l’acquisto, la conversione finale.
Cosa ci ricordano questi 4 punti? Un funnel di acquisizione! La customer Journey che porta l’utente a trasformarsi in consumatore.
Nella Local SEO il micro-momento su cui focalizzarsi è chiaramente il “I want to go”, per quanto sarebbe utile essere presente anche nel micro-momento “I want to know”, per dare spunti, informazioni, prima di muoversi.
Come possiamo presidiare il micro-momento “I want to go”?
Local SEO: i fondamentali
Abbiamo visto l’impennata della ricerca “vicino a me”; sappiamo che i micro-momenti sono essenziali da sfruttare.
Ecco un altro dato che avvalora la tabella di Google Trends vista prima: quasi una ricerca su due è a carattere local. (46%).
Capisci perché è importante esserci con la Local SEO?
Vediamo allora un po’ di fondamentali che non dovrebbero mai mancare in una strategia “a chilometro zero”.
NAP: Name-Address-Phone & coerenza
Nome dell’attività, indirizzo, telefono: dati scontati eppure non sempre presenti nelle risorse web che consultiamo, prima fra tutte il profilo Google MyBusiness.
Uno dei fattori di ranking per la Local SEO è la coerenza tra i dati tra la Scheda Google MyBusiness e tutte le altre risorse sparse per il web: directory varie locali e non, profili social, siti legati ad esempio al proprio comune, associazioni culturali ecc.
È il modo più facile per permettere a Google di unire i puntini, e ricreare al meglio l’entità legata al tuo business. A volte è il nome stesso dell’azienda ad essere riportato in modo differente nelle varie risorse web gettando l’utente in confusione e generando una terribile user experience.
Questo è punto fondamentale: coerenza e aggiornamento dei NAP.
Google My Business: la tua carta d’identità Local
Legato al concetto di coerenza dei NAP, segue un altro pilastro fondamentale della Local SEO: la scheda Google MyBusiness.
Rivendicarla ed esserne proprietario è certamente il primo passo, a cui vanno fatto seguire necessariamente una serie di altri step.
Anche qui spesso si pensa che si tratti di aspetti scontati, ma posso elencare migliaia di schede MyBusiness non aggiornate e incomplete che hanno fatto perdere sicuramente tantissime opportunità ai proprietari di alcune attività.
I fondamentali da inserire secondo quanto detto per i NAP?
- Nome dell’azienda
- Indirizzo fisico
- numero di telefono
- Orari e Giorni di apertura, aggiornati con le festività e in tempo reale
- indirizzo mail
- Sito web
Ma non devono mai mancare:
- Categoria principale del settore
- Categorie secondarie correlate (che aiutano a Google a capire ancora meglio la natura dei servizi offerti)
- Descrizione dell’attività, dove possiamo inserire una breve storia
- Inserimento e descrizione dei servizi
La cura deve essere messa anche nell’inserimento delle immagini: esterni e interni dell’attività, un’immagine da Google Maps, immagini relative allo staff e se c’è modo anche quelle a 360°.
L’aggiornamento continuo della scheda tramite i post e/o le offerte, contribuisce a dare un segnale positivo a Google circa la “vivacità” della nostra attività.
Da ultimo non tralasciamo la sezione “domande e risposte”: si tratta di domande che pongono gli utenti a cui è importante dare risposte aggiornate, pertinenti e tempestive.
Ottimizzazione per ricerca vocale: un aiuto per fare Local SEO
È più facile che le ricerche a carattere local possano passare attraverso la ricerca vocale: se sei in macchina, stai camminando o fai altro e vuoi trovare un posto nelle vicinanze, è probabile che ti affidi a una ricerca vocale.
Questo cosa significa? Che l’ottimizzazione del tuo sito e delle tue entità local deve prendere in considerazione la VEO, voice engine optimization.
Cosa cambia rispetto a una strategia SEO classica?
Possiamo individuare due sfumature più marcate:
- una più verticale focalizzazione sulle keyword long tail
- un’attenzione particolare alle domande correlate alle query long tail
Includere queste keyword nella tua strategia SEO ti permetterà di intercettare in modo migliore le ricerche vocali ed essere presente proprio nel momento del bisogno diretto dell’utente.
L’attenzione principale deve essere rivolta anche all’inclusione, nell’utilizzo delle keyword, di avverbi, congiunzioni e preposizioni che mimano lo stile colloquiale del parlato (perché, come, di, con, quando ecc).
Dati Strutturati sul tuo sito: fai capire a Google chi sei, cosa fai, dove sei
I dati strutturati – o schema markups – sono un altro importante tassello quando parliamo di ottimizzazione SEO anche a carattere Local.
Si tratta di informazioni, inserite ad hoc nel codice HTML, che non fanno altro che rendere più facile la comprensione, da parte di Google, del contenuto di una pagina o un sito web: i dati strutturati aiutano Big G a capire l’organizzazione dei contenuti, la loro gerarchia e relazione con altre entità.
Quale informazioni possiamo comunicare tramite i dati Strutturati?
Nome dell’attività, indirizzo, coordinate, numero di telefono, recensioni, prezzi, orari e giorni di apertura, ma anche elementi come il menu se si tratta di un ristorante, il tipo di cucina, i servizi.
Con i dati strutturati a carattere local non facciamo altro che andare a rimarcare tutte le informazioni che abbiamo già esplicitato sulla Scheda MyBusiness, o tramite backlink e menzioni migliorando così la percezione e la conoscenza che Google ha di noi.
Backlink e Menzioni nella Local SEO
Abbiamo già parlato dell’importanza dell’avere segnali in giro per il web che siano coerenti circa orari, indirizzo, nome attività ecc. con i NAP.
In buona sostanza questi segnali non provengono altro che da backlink e menzioni. I backlink possono provenire tanto da directory (simil pagine gialle/pagine bianche) quanto da un’attività più strutturata che fa parte di una campagna di link building.
Quando parliamo di Menzioni facciamo riferimento non necessariamente a link che puntano al nostro sito, ma a una semplice citazione della nostra attività (nome, orari, indirizzo, categoria ecc) su altri siti.
Entrambe queste azioni, contribuiscono – in misura diversa – a far capire a Google chi sei, cosa fai, dove sei, quali sono i tuoi servizi.
Due sono i fattori che influiscono in modo importante
- pertinenza del tema del sito che ospita il backlink o la menzione
- accuratezza e aggiornamento delle informazioni inserite
Questo significa che se riesci ad avere un controllo anche solo parziale dei link e delle menzioni che puntano al tuo sito, puoi ottimizzarli per fare in modo che siano pertinenti e accurati rispetto alle informazioni della tua attività.
Recensioni e reputazione nella Local SEO
Le recensioni negative possono essere la rovina di un’attività.
Basti pensare a quante volte abbiamo deciso di non scegliere un posto proprio perché il rating segnalato da Google era basso e assieme a quello le recensioni risultavano fortemente negative.
Cosa c’entra però la SEO locale con le recensioni?
Intanto perché le recensioni sono all’interno della Scheda MyBusiness e il rating complessivo di un’attività è uno dei fattori che incide sulla visibilità di una scheda MyBusiness, assieme all’anzianità della stessa e alle diverse citazioni sparse nel web. Inoltre le recensioni positive sono un modo per Google per capire che i servizi della tua attività sono degni di nota.
L’altro motivo è che le recensioni possono essere l’occasione per rispondere ai commenti dei consumatori in modo… SEO.
Si può menzionare, nella risposta a una recensione, il servizio che hanno utilizzato alcuni clienti, oppure il fatto che il locale ha degli esterni, che sono ammessi dei cani, che gli orari sono aggiornati, che ci sono menu particolari per vegetariani e vegani.
Questa idea si applica ancora meglio e in modo più fluido nella sezione “Domande & Risposte” delle schede MyBusiness.
Local Pack: cos’è e perché è importante esserci
Tutto quello che abbiamo detto, ti aiuta in modo consistente a comparire nel Local Pack di Google.
Di cosa si tratta? I local pack sono altro che un insieme di risultati geolocalizzati che compaiono in blocco (pack appunto) e che fanno vedere alcune le informazioni relative alle attività commerciali presenti in una specifica area geografica:
È facile capire come comparire all’interno di un local pack è estremamente importante perché si traduce in maggiore visibilità per un’attività e un maggiore probabilità di attirare consumatori.
Funzionalità local anche con Instagram e TikTok
Anche Instagram e TikTok dimostrano di avere una certa cura per l’aspetto local.
Instagram già dalla scorsa estate ha lanciato la funzionalità Instagram Maps, che fa vedere foto postate di luoghi di interesse popolare nelle immediate vicinanze. Ma non solo: è possibile scoprire le attività locali nei dintorni.
Diventa quindi uno strumento davvero interessante tanto per gli utenti, per scoprire nuovi posti, quanto per le aziende!
Qualcosa di simile bolle in pentola in casa di TikTok: si tratta di un feed che si chiama “nearby” e permette di inserire un tag di geolocalizzazione all’interno dei video che vengono pubblicati dagli utenti sull’app: a questo punto i video vengono raggruppati anche per luogo e vengono presentati agli utenti che si trovano nei pressi di quella località.
È facile pensare che i consumatori abituali dell’app possano trarre innumerevoli vantaggi da questa funzionalità perché possono avere, in tempo reale, video spunti o video recensioni (se ve ne sono) sui locali nei dintorni e, se convinti, trasformarsi in clienti.
Conclusione: lo local SEO è solo un tassello
Abbiamo visto, in una carrellata piuttosto rapida, quali sono gli aspetti salienti da curare nell’ambito di una strategia a carattere Local. Mettendo in pratica quanto elencato, ci sono buone probabilità che Google riconosca in modo sufficiente la tua attività commerciale in modo positivo.
È importante però sapere che una strategia SEO locale deve essere sempre inclusa all’interno di una più ampia strategia non solo SEO, ma omnichannel.
Significa quindi studiare a fondo la customer journey dei tuoi utenti in modo da coprire tutti i touchpoint; significa soprattutto ragionare secondo la domanda diretta dei consumatori e intercettarli al momento giusto.
Registrazione del Talk
Abbiamo approfondito il tema della Local SEO con Alessandra Maggio (Business Associate Clickable), Valentina Mangia (Head of SEO), Angelo Valenza (CEO) e l’ospite speciale Daniele Solinas (CEO & Founder Uppercut). Ti sei perso il talk? Nessun problema, lo trovi qui sotto.