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Dati strutturati sulle spedizioni: i vantaggi per l’ecommerce

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Oggi, chi gestisce un e-commerce deve essere sempre più aggiornatə sui dati strutturati, soprattutto quelli relativi alle spese di spedizione.

Dal 2020, infatti, in un’ottica di ottimizzazione dell’esperienza dell’utente, Google ha implementato un supporto speciale per questi dati dedicati agli e-commerce. Questo permette di rendere le informazioni relative alle spese di spedizione immediatamente visibili nei risultati di ricerca. 

Ma qual è l’obiettivo? Rendere l’esperienza di acquisto online più fluida e chiara per gli utenti. Vediamo nello specifico di cosa parliamo quando parliamo di ottimizzazione tramite dati strutturati.

Perché i dati strutturati sulle spese di spedizione sono importanti?

I dati strutturati, se ben implementati, ci concedono una serie di benefici, tra i quali:

  • Maggiore visibilità: possono incrementare la visibilità del tuo sito web sui motori di ricerca migliorando non solo il posizionamento organico, ma contribuendo anche ad attrarre più utenti interessati al tuo e-commerce.
  • Miglior User Experience: fornendo informazioni chiare e facilmente accessibili sulle spese di spedizione, i clienti sono in grado di prendere decisioni più consapevoli riguardo agli acquisti. Questo può ridurre il tasso di abbandono del carrello e incrementare la soddisfazione dell’utente.
  • Vantaggio competitivo: utilizzare i dati strutturati per le spese di spedizione ti permette di differenziarti dai concorrenti che non ne fanno uso, offrendo un’esperienza d’acquisto più completa e trasparente.

Mettere in pratica i dati strutturati sulle spedizioni: Esempi e Considerazioni

Ora che abbiamo compreso l’importanza dei dati strutturati sulle spese di spedizione, capiamo come implementarli ed aggiungerli a quelli relativi ai “Product”.

Potremmo essere portati a pensare che, siccome non sono obbligatori, questi dati siano anche poco utili. Tuttavia è importante notare come, nonostante non siano strettamente necessari, Google abbia iniziato a segnalare la mancanza di tali dati con dei warning nella Search Console.

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Chiunque punti a un’ottimizzazione SEO completa e a una migliore esperienza per i propri clienti, dovrebbe quindi considerare seriamente l’implementazione dei dati strutturati sulle spese di spedizione. Come fare? Vediamo, di seguito, degli utili esempi pratici.

Esempio 1: Spedizione fissa

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Partendo con il caso base di una spedizione fissa, in questo semplice esempio, abbiamo usato il formato JSON-LD (JavaScript Object Notation for Linked Data) per definire un’offerta di spedizione con un costo fisso di 10,00 €, destinazione Italia. La proprietà “shippingRate” è usata per indicare il costo di spedizione, mentre “shippingDestination” serve a specificare la destinazione della spedizione stessa che in questo caso è, appunto, l’Italia.

Esempio 2: Spedizione gratuita sopra una certa soglia

Come possiamo invece strutturare i dati nel caso in cui offrissimo la spedizione gratuita sopra una certa spesa?

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In questo scenario, offriamo la spedizione gratuita per ordini con un valore minimo di 50,00 € destinati all’Italia. Usiamo la proprietà “eligibleTransactionVolume” per specificare il valore minimo dell’ordine necessario per qualificarsi per la spedizione gratuita. All’interno di questa proprietà, “minPrice” indica il prezzo minimo dell’ordine per poter ottenere l’offerta, e “priceCurrency” specifica la valuta dell’offerta.

In entrambi gli scenari è importante che le informazioni sulle spese di spedizione siano coerenti con quelle presentate sul tuo sito e-commerce. Questo perché alcune discrepanze potrebbero portare a penalizzazioni da parte dei motori di ricerca. È bene assicurarsi sempre che le informazioni presentate siano un riflesso accurato delle politiche di spedizione sul tuo sito web.

Esempio 3: Spese di spedizione diverse in base alle zone geografiche

Vediamo ora il caso in cui si vogliano gestire spese di spedizione variabili basate non sulla spesa ma sulla zona geografica. A questo scopo si può utilizzare la proprietà “DefinedRegion” per creare offerte di spedizione diverse per diverse aree geografiche, personalizzando così le spese di spedizione per ogni zona.

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In questo scenario, stiamo definendo un prodotto con due diverse offerte di spedizione, basate su diverse regioni italiane. La prima offerta stabilisce una tariffa di spedizione di 5,00 € per la regione Lombardia, mentre la seconda offre un costo di 10,00 € per le spedizioni verso la regione Sicilia.

La proprietà “shippingDestination” all’interno di ciascuna offerta di spedizione contiene l’oggetto “DefinedRegion”, che specifica la regione di destinazione utilizzando le proprietà “addressCountry” (per il paese) e “addressRegion” (per la regione). Questo dato ti permette di definire spese di spedizione personalizzate per diverse aree geografiche, fornendo ai clienti opzioni di spedizione più chiare e trasparenti.

Esempio 4: Tempi di consegna previsti

Vediamo infine come comunicare al proprio cliente i tempi di consegna previsti. Puoi sfruttare, per esempio, il parametro “ShippingDeliveryTime” per indicare il tempo di consegna previsto per una specifica spedizione. Le informazioni dettagliate sulla consegna verranno fornite direttamente nei risultati di ricerca. Questo parametro fornisce ai clienti una stima del tempo che impiegherà un prodotto per arrivare a destinazione, migliorando così l’esperienza dell’utente. 

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In questo caso, abbiamo un’offerta di spedizione con una tariffa di 5,00 € e abbiamo aggiunto informazioni dettagliate sul tempo di consegna.

Per approfondire ulteriormente, la proprietà “shippingDeliveryTime” contiene un oggetto di tipo “ShippingDeliveryTime” che include una serie di proprietà, tra le quali:

  • “businessDays”: Specifica i giorni lavorativi in cui avvengono le spedizioni, utilizzando il tipo “OpeningHoursSpecification”. In questo esempio, le spedizioni avvengono dal lunedì al venerdì, dalle 09:00 alle 18:00.
  • “cutoffTime”: Indica l’orario entro il quale un ordine deve essere effettuato per essere elaborato lo stesso giorno lavorativo. In questo esempio, l’orario limite è fissato alle 14:00.
  • “handlingTime”: Rappresenta il tempo necessario per preparare l’ordine per la spedizione, espresso in un intervallo di tempo ISO 8601. In questo caso, il tempo di gestione è di 1 giorno (P1D).
  • “transitTime”: Indica il tempo stimato di transito per la consegna del prodotto, espresso anch’esso in un intervallo di tempo ISO 8601. In questo esempio, il tempo di transito è di 3 giorni (P3D).

Documentazione di riferimento:

Dati strutturati: un vantaggio competitivo

Abbiamo visto come l’implementazione dei dati strutturati relativi alle spese di spedizione sia un ottimo modo per arricchire le informazioni sul tuo e-commerce nei risultati di ricerca di Google. Attraverso una presentazione chiara e immediata delle spese e dei tempi di spedizione, è possibile aumentare la trasparenza nei confronti dei clienti, aumentando potenzialmente anche la fiducia e l’interesse per il tuo ecommerce.

La chiarezza e la trasparenza non solo migliorano l’esperienza dell’utente, ma possono anche rappresentare un fattore chiave per differenziarsi dalla concorrenza e guadagnare un vantaggio competitivo nel vasto mondo del commercio elettronico.
Qualora non ti sentissi ancora sicuro su come implementare queste modifiche, rivolgiti ad un’agenzia SEO e fai sempre riferimento alle linee guida ufficiali di Google. Sebbene sia spesso (e ingiustamente) sottovalutato, un investimento nel miglioramento della user experience è sempre un investimento proficuo e vantaggioso.